Cittanova

Last Updated: Febbraio 13, 2024By Tags: , , ,

Cittanova (RC)

“Cittanova, città gentile”, è una bella realtà della provincia di Reggio Calabria. Già lo slogan di cui si fregia è un ottimo biglietto da visita e, certamente, finisce per sposare appieno tutti quei valori che caratterizzano il periodo dell’anno più magico e atteso, quello del Natale. Città gentile e intraprendente, dato che, dall’impegno spontaneo dei cittadini lo scorso anno è nato un comitato che vuole rendere le festività cittanovesi davvero uniche: “Ci siamo uniti per coinvolgere tanti cittadini e associazioni che amano Cittanova, mossi dall’unico desiderio di contribuire alla nostra comunità in un periodo così significativo dell’anno. Le nostre età e le diverse esperienze sono state la nostra forza, permettendoci di unire punti di vista e idee che altrimenti avrebbero avuto difficoltà ad incontrarsi. Desideriamo che questa sia un’opportunità per creare unione e trasmettere un messaggio di comunità attiva e desiderosa di agire, senza divisioni né interessi settoriali. Questo deve essere il Natale di tutti i cittanovesi. Cittanova è un luogo che conserva la testimonianza della sua storia anche attraverso ciò che è rimasto all’indomani della devastazione del terremoto del 1783. Sebbene gran parte degli antichi palazzi, chiese e conventi siano andati perduti in quel tragico evento, l’attuale scenario che si può ammirare è frutto di un successivo sforzo di ricostruzione. Le numerose chiese presenti meritano sicuramente una visita, a partire dalla maestosa chiesa Madre dedicata a San Girolamo, protettore del paese. La Chiesa di Maria SS. Del Rosario e quella di San Rocco sono altrettanto degne di nota. Quest’ultima, la chiesa a navata unica più grande nella Piana di Gioia Tauro, conserva testimonianze importanti del convento di San Pasquale, un centro spirituale rilevante che venne distrutto dal suddetto sisma. Al suo interno troviamo una croce, un calice e le statue di San Pasquale Baylon, portate in Calabria dalla Spagna circa nel 1650, e del santo cui la chiesa è dedicata, oggetto di grande devozione da parte della comunità di Cittanova. La fede è al centro delle tradizioni locali, come dimostra la presenza di due musei dedicati all’arte sacra: uno che ospita oggetti liturgici provenienti dalla parrocchia di Maria SS. del Rosario, e l’altro che conserva le Varette realizzate dai Biangardi (Francesco e il figlio Vincenzo), portate in processione ogni Venerdì Santo. Per gli amanti della natura, una tappa imperdibile è il Museo Civico di Storia Naturale e lo Zomaro, un territorio montano a circa 1000 metri di altitudine ricco di biodiversità e storia. Ricerche dell’Università del Kentucky hanno individuato siti archeologici e fortificazioni in quest’area, e i nomi dei luoghi conservano ancora l’eco della guerra servile e degli scontri tra Spartaco e l’esercito romano. Il Museo Civico di Storia naturale è molto ricco. Il museo civico di storia naturale di Cittanova, aperto nel 1996, è il custode di circa 2.000 reperti distribuiti in 6 sezioni tematiche. L’ideazione di questo museo è dovuta al professore Giacomo Tripodi, docente ordinario di Botanica presso l’Università degli Studi di Messina. L’idea concepita nel 1994 è stata prontamente concretizzata in un museo entro soli due anni, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e del volontariato. Il museo, inizialmente ospitato in una struttura comunale di 500 metri quadrati, ha visto crescere la sua collezione da un nucleo originario, formato da varie collezioni, ampliato nel tempo grazie ad acquisti, donazioni e prestiti. Dopo un periodo di inattività e di allestimento, il museo ha successivamente trovato sede nella struttura dell’ex carcere mandamentale, situata in via Nazionale, dove è stato riaperto al pubblico il 15 marzo 2014. La Villa Comunale, un gioiello del Comune di Cittanova, fu concepita alla fine del XIX secolo dall’abile progettista Enrico Fehr, un ingegnere e agronomo svizzero, su richiesta del sindaco dell’epoca, Carlo Ruggero. Dal 1994, è stata insignita dal MIBAC del titolo di monumento nazionale per il suo straordinario valore storico e naturalistico. Lussureggiante e variopinta, la vegetazione ospita numerose piante, alcune esotiche e altre autoctone, che, soprattutto nel mese di giugno, adornano magnificamente la Villa durante l’evento Cittanova Floreale, una meravigliosa fiera botanica organizzata dall’Associazione Carlo Ruggero. Il vasto giardino si estende su un territorio di 26.515 metri quadrati, articolato in due parti fondamentali: i quattro giardini comunali in stile inglese, dal disegno di forma triangolare, divisi da due possenti viali che si incrociano formando una struttura a “x”. Nel centro di tale incrocio, maestosamente erge una fontana monumentale, eretta in concomitanza con l’inaugurazione dell’acquedotto comunale. La villa principale, concepita in stile italiano, abbracciata su tre lati da magnifici lecci. L’ingresso, delimitato da due cancelli in ferro battuto, presenta sul primo accesso il busto di Carlo Ruggiero, capolavoro dello scultore cittanovese Girolamo Scionti, affiancato da un intreccio di bosso che disegna l’anno di fondazione, il 1880. Sul secondo ingresso, un’imponente statua dedicata ai caduti, creazione artistica di Michele Guerrisi, è affiancata da una suggestiva fontana decorativa con giochi d’acqua. Tra le meraviglie custodite al suo interno ci sono la Fontana dei Marmi, creata con i reperti del convento degli Alcantarini, devastato dal terremoto del 1783, anch’essa opera di Girolamo Scionti; il Monumento in onore di Alberto Cavaliere, realizzato dal figlio Alik. Inoltre, nel 2008, è stato ufficialmente istituito il Giardino dei Giusti, segno tangibile di riconoscimento e celebrazione. Tra gli edifici religiosi da non perdere, la chiesa di San Girolamo, La chiesa, costruita dopo il terremoto del 1783, è frutto dell’iniziativa di Maria Antonia Grimaldi Serra, figlia della principessa di Gerace Maria Teresa Grimaldi, vittima del terremoto. Questa struttura sacra accoglie le spoglie della principessa, traslate nel 1793 dalle rovine del convento dei padri alcantarini e custodite nella Cappella dell’Immacolata all’interno della chiesa stessa. Di architettura ottocentesca dalle forme pseudo-barocche, la chiesa originariamente era a navata unica, successivamente ampliata con l’aggiunta di due navate laterali e un rifacimento interno in stile neoclassico. Dai registri battesimali risalenti al 1661 della chiesa, risultava rettore don Domenico Celano. In seguito, furono a capo della parrocchia illustri ecclesiastici quali don Francesco Cristofalo, don Francesco Antonio Lucisano, don Giuseppe Antonio Piromalli, don Leone Luca Rolli, don Domenico Foti, don Michele Angelo Guerrisi, don Giuseppe Albanese e don Domenico Luzio. Tra le opere di rilievo conservate, si distinguono il Crocifisso ligneo del 1600, la Pietà lignea del 1866 realizzata da Francesco Biangardi, la Statua dell’Immacolata del 1800, la Statua lignea settecentesca di San Girolamo ad opera di Domenico De Lorenzo, la Statua lignea settecentesca del Cristo Risorto, anch’essa opera di Domenico De Lorenzo, le Varette, 29 statue lignee create tra il 1821 e il 1893 da Francesco e Vincenzo Biangardi, insieme alla Statua della Vergine, capolavoro di Michele Guerrisi. Il Comune di Cittanova ha ufficialmente riconosciuto la Denominazione Comunale di Origine (DE.C.O.) a quattro prelibatezze caratteristiche dell’enogastronomia locale: lo stocco, la biondina, il torrone ferro e le olive ammòdu. In particolare, lo stocco è oggetto di particolare valorizzazione attraverso una sagra annuale, celebrata nella prima decade di agosto, che attira numerosi visitatori non solo dalla provincia di Reggio Calabria ma anche da altre regioni. È bello trascorrere il periodo di Natale con i propri cari è la cosa più bella che si possa vivere e così, anche in questo periodo dell’anno, Cittanova si rianima, ri-accogliendo tutti coloro che hanno scelto di vivere altrove.

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