Alessandria del Carretto
Alessandria del Carretto (CS)
Questo piccolo borgo montano è la porta d’accesso orientale al Parco Nazionale del Pollino. Dai suoi 1000 m s.l.m., il paese gode di scorci panoramici che spaziano dalle cime montuose del Massiccio del Pollino al Golfo di Taranto. Il territorio offre diversità di ambienti caratterizzati da ricca fauna e flora spontanee, le attività agropastorali conferiscono qualità ai prodotti gastronomici locali. Il territorio è frequentato già dalla preistoria, altre attestazioni rimandano all’età romana. Al 1277 si data una pergamena che menziona il Monastero di Sant’Elia, i cui ruderi sono ancora visibili nell’omonima contrada. L’attuale abitato fu fondato da Alessandro Pignone del Carretto nella prima metà del Seicento. Raggiungendo Alessandria dalla SP 153 si arriva in piazza San Rocco con l’omonima Cappella e il belvedere sul versante nord. Proseguendo si incontra la chiesa Madre, fondata nel 1633; ancora oltre sono Palazzo Chidichimo, uno dei primi edifici del borgo, e piazza S. Vincenzo che ospita l’omonima cappella e offre un emozionante panorama sul Monte Sparviere. La biodiversità dell’Orto Botanico Difisella e l’acereta sul Monte Sparviere sono solo alcuni dei luoghi che danno la possibilità di immergersi nella natura incontaminata, che nel corso delle stagioni mostra scenari diversi. Da non perdere alcuni eventi che testimoniano l’intimo legame che la tenace comunità alessandrina stringe da sempre con il mondo naturale e le pratiche agropastorali. Il peculiare Carnevale con le sue maschere tradizionali che ogni anno mettono in scena i riti propiziatori della rinascita e fertilità dopo l’inverno, attraverso il contrasto tra Polëcënellë Biellë (luce, eleganza, grazia) e Polëcënellë Bruttë (buio, grottesco, caos). La ritualità della rinascita primaverile si compie ancora nell’ultima domenica di aprile, quando, in un miscuglio di sacro e profano, si svolge la festa della Pita, una dendroforia di probabile origine pagana. Un imponente tronco di abete è spinto a braccia e la sua cima portata a spalla dalla montagna al paese; non mancano cibo, vino e danze al suono ininterrotto di organetti, zampogne e tamburi. La festa prosegue il 3 maggio, quando il tronco viene riunito alla cima e, con grande partecipazione dei presenti, viene innalzato in onore di Sant’Alessandro; il rito culmina all’imbrunire con la spettacolare caduta della Pita. Un altro appuntamento irrinunciabile è la festa della Madonna del Carmine (il quarto lunedì di Agosto): i riti iniziano dal giorno prima, in cui si festeggia San Vincenzo, con il raduno delle cinte votive (composizioni di lunghe candele, nastri colorati e fiori) che l’indomani, durante la processione per le vie del borgo, le donne faranno danzare davanti la statua della Madonna portandole in testa. L’isolamento del paese se da un lato ne ha decretato un progressivo spopolamento, dall’altro ha contribuito alla conservazione dei paesaggi e delle tradizioni, grazie ai quali oggi Alessandria Del Carretto vive una sua piccola rinascita.
Pro Loco Alessandria Del Carretto
Via San Vincenzo 19
87070 Alessandria del Carretto (CS)
Email: proloco.alessandriadc@gmail.com
Tel. 328.1455923
Presidente: Donatella Iacobelli