Parco Nazionale del Pollino

Last Updated: Luglio 27, 2024By Tags: ,

Parco Nazionale de Pollino

Parco Nazionale del Pollino che abbraccia la Basilicata e la Calabria

Sotto l’emblema del pino loricato, il maestoso albero dalle forme contorte dal vento, il Parco del Pollino si estende per 192.000 ettari, interessando la Calabria e la Basilicata. Il territorio è prevalentemente montuoso e si compone di tre altorilievi principali: Il Monte Alpi, Il Massiccio del Pollino e i Monti di Orsomarso. Vanta un’importante collezione di testimonianze relative all’evolversi della vita umana, a partire dalla preistoria, così come la struttura morfologica del territorio testimonia l’evolversi delle varie ere geologiche e dei mutamenti climatici. Importanti testimonianze paleontologiche interessano il territorio: nelle rocce calcaree sono osservabili fossili di rudiste, molluschi vissuti nei fondali della Tetide e scomparsi 65 milioni di anni fa. Nella Valle del Mercure, è stato ritrovato, in ottimo stato di conservazione, lo scheletro di un grande esemplare di Elephas Antiquus Italicus, un pachiderma alto circa 4 metri vissuto tra 700.000 e 400.000 anni fa e visibile nel Museo di Storia Naturale di Rotonda (PZ). Presso Papasidero, in provincia di Cosenza, si trova la Grotta del Romito, uno dei siti preistorici più antichi e importanti d’Europa. All’esterno della grotta, sono stati trovati dei reperti risalenti al Paleolitico Superiore che riproducono l’incisione di un bovide. Nel Parco vivono animali rari, alcuni davvero preziosi perché a rischio di estinzione, nascosti in un paesaggio eccezionale e sconvolgente, inebriato dalle acque dei fiumi, tra i quali l’Argentino, il Rosa, l’Abatemarco, il Lao molto “navigato” soprattutto dagli amanti del rafting. La Valle del Fiume Argentino, affluente del Lao, è caratterizzata dalle foreste in cui si ergono esemplari secolari di faggio, di pini loricati e neri, esemplari di grandi dimensioni di leccio e alloro. Habitat essenziale per aquila reale, coturnice, picchio nero, capriolo autoctono di Orsomarso, lupo appenninico, gatto selvatico. Dalle pendici settentrionali di Coppola di Paola si convogliano le acque del torrente Mercure che, dopo la confluenza con il Battendiero, cambia il suo nome in Lao – si tratta di uno dei corsi d’acqua più integri dell’Italia meridionale e habitat essenziale di numerose specie quali l’aquila reale, il falco pellegrino, il lupo appenninico, il gatto selvatico.

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