Scuola di Liuteria Montaltina

Last Updated: Febbraio 7, 2024By Tags: , ,

Scuola di Liuteria Montaltina – Montalto Uffugo (CS)

La Chiesa di San Domenico con il convento annesso è una delle costruzioni più antiche della città di Montalto Uffugo. La prima costruzione risale al 1456. Il convento, attualmente sede del Municipio, racchiude un grazioso chiostro, in cui pilastri a sezione quadrata sostengono volte a crociera. Gli ambienti del chiostro ospitano il museo dedicato a Ruggero Leoncavallo, che fu cittadino ‘adottivo’ di Montalto, ed infatti qui visse dal 1860 a seguito del trasferimento del padre giudice e trascorse nel borgo sei anni. A Montalto l’artista ha iniziato a vivere e ad apprezzare la musica, il teatro e l’arte (in questi anni assistette all’omicidio di un suo domestico da parte di un rivale in amore e questa vicenda restò impressa nella sua mente tanto da ispirare nel 1892 la sua opera più celebre e destinata a grande fortuna in tutto il mondo: “Pagliacci”, considerata tra le più importanti opere veriste). Sempre tra queste mura vi è la Scuola di Liuteria Montaltina fondata nel 2009 dal maestro liutaio Aurelio Cesareo con lo scopo di valorizzare la nobile arte della liuteria e di tramandarla alle generazioni future. Il maestro ci conduce nei locali che ospitano la scuola che da oltre un decennio è fiore all’occhiello nel mondo della musica. Siamo positivamente colpiti nel vedere mandolini, lira calabrese, chitarre e violini, che aspettano di essere ultimati e fatti “vibrare”. Tanti gli allievi che si “dilettano” a disegnare e realizzare strumenti che, sotto la supervisione di Aurelio Cesareo, prendono forma e vita pronti a diffondere dolci melodie. Per realizzare uno strumento – ci confida il maestro – c’è bisogno di tanta passione ma soprattutto di molta pazienza. Ogni strumento è un pezzo unico e raro perché realizzato interamente a mano. Ogni sua “perfetta imperfezione” fa parte del gioco a dimostrazione del fatto che nulla è costruito in serie. Si parte dal disegnare lo strumento che ogni allievo vede a suo piacimento e si inizia a modellare il legno aiutandoci con morse, carta vetrata e quant’altro utile per arrivare all’opera finale. E si, perché ogni strumento è un’opera irriproducibile e unica nel panorama della musica. Ognuna riproduce un proprio suono ma spetta al musicista esaltarne la qualità sonora.

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