San Giorgio Morgeto
San Giorgio Morgeto (RC)
San Giorgio Morgeto, piccolo gioiello calabrese nella provincia di Reggio Calabria, tra i 37 comuni che adornano il Parco Nazionale d’Aspromonte, è noto per essere stato il luogo di studio di Tommaso Campanella presso il convento dei domenicani. Il borgo accoglie un pubblico diversificato, affascinando sia nei rigori invernali che nelle dolci brezze estive. Questo borgo è anche legato al profumo che contraddistingue la Calabria, come l’inconfondibile essenza della Calabrisella, sempre capace di conquistare chi ama i profumi agrumati. La celebrazione del santo patrono, San Giorgio, cade il 23 aprile e viene caratterizzato da una varietà di eventi, tutti tesi a sottolineare la bellezza paesaggistica del luogo e l’aria che si respira, accogliendo visitatori da ogni angolo della piana e non solo. Il Natale è una festività molto significativa e ricca di tradizioni a san Giorgio Morgeto, qui si mescolano influenze religiose, tradizioni antiche e consuetudini familiari. Il periodo natalizio inizia solitamente con l’Avvento, che è tempo di preparazione spirituale e materiale per la celebrazione del Natale. Una delle strutture più rappresentative di San Giorgio Morgeto, oggi, più che in tempo di guerra, è il castello che si è trasformato in un luogo di incontro, in cui il fermento culturale abbraccia libri, kermesse e mostre di valore. Costruito tra il IX e il X secolo, questo castello racchiude la storia e la forza del popolo dei Morgeti. Osservando il panorama dalla sua altura, il castello concede una vista che carezza l’arcipelago delle Eolie e assicurava sicurezza e protezione da eventuali attacchi provenienti dal mare o dalla terraferma in tempi ormai lontani. L’illuminazione artistica ha reso questo sito ancor più affascinante, e visitarlo è ciò che va consigliato a chiunque desideri immergersi nella storia e ammirare uno splendido panorama. San Giorgio Morgeto è considerato un avamposto dell’Aspromonte, poiché rende palese la transizione dalla collina alla montagna, offrendo estati miti; il borgo fa parte dei 37 comuni che compongono il Parco Nazionale d’Aspromonte. Un autentico gioiello medioevale, con palazzi e strade che trasportano i visitatori nel passato, come in una macchina del tempo. Il convento dei domenicani, che si trova all’ingresso del paese, fu costruito da Battista Caracciolo, conte di Gerace e signore di San Giorgio, dove vissero illustri filosofi come Tommaso Campanella, santo vescovo Piromalli e il vescovo di Gerace Domenico Diez de Aux. L’economia di San Giorgio Morgeto, fondamento dell’anima di questa comunità, trae vita dall’agricoltura, in particolare dalla produzione dell’oro verde, l’olio. Qui, la popolazione lavora seguendo il ritmo della terra, abbracciando le antiche tradizioni con un occhio attento alla modernità. L’arte si esprime nella lavorazione del legno e della ceramica, mentre l’ebanisteria fonde conoscenze antiche con le più moderne tecnologie, creando prodotti di pregio richiesti anche a livello internazionale. E seguendo questo stesso spirito, concreto e pragmatico che si accoglie l’aria del Natale. Le feste natalizie, infatti, sono un momento di gioia, condivisione e di ripresa di tradizioni radicate che uniscono la sfera religiosa con la convivialità familiare e sociale. Il Natale rappresenta un momento di profondo significato culturale e religioso per la comunità calabrese e, al tempo stesso, il momento del ritorno a casa per tanti di coloro che pur avendo origini calabresi, per necessità di lavoro o per opportunità, hanno scelto di vivere lontano da qui.