Maida
Maida (CZ)
Chi si trova nei pressi della piccola cittadina di Maida non potrà perdere la possibilità di visitare un luogo ricco di cultura e tradizione. Le origini di Maida risalgono al paleolitico superiore, a testimoniarlo i numerosi reperti e le tante grotte che caratterizzano il territorio. Affascinante la storia della sua frazione, Vena di Maida che ha affascinato studiosi e viaggiatori che si sono trovati a percorrere questo territorio. È il caso dello scrittore francese Alexandre Dumas che ne scrive in un suo diario di viaggio. Dopo un’ora e mezza di marcia arrivammo a Vena. La nostra guida non ci aveva ingannato perché alle prime parole che rivolgemmo ad un abitante del paese, ci fu facile capre che la lingua nella quale gli parlavamo gli era tanto perfettamente sconosciuta come a noi quella nella quale ci rispondeva. Ciò che venne fuori da quella conversazione fu che il nostro interlocutore parlava un dialetto greco-italico, e che il paese era una delle colonie albanesi che emigrarono dalla Grecia, dopo la conquista di Costantinopoli da parte di Maometto II. La nostra entrata a Vena fu sinistra: Milord cominciò con lo strangolare un gatto albanese, che non potendo, in coscienza, vista l’antichità della sua origine e la difficoltà di discutere il prezzo, valutare quanto un gatto italiano, siciliano, o calabrese, ci costò quattro carlini: era un salasso serio nello stato delle nostre finanze per cui, perché non si ripetesse un fatto simile Milord fu messo al guinzaglio. Tale uccisione e gli urli lanciati non dalla vittima, ma dai suoi proprietari, causarono un rassembramento di tutto il paese, che ci permise di notare, dal tipo di costume di ogni giorno che portavano le donne, che quelli riservati alle domenica e alle feste dovevano essere molto ricchi e belli. Proponemmo allora alla padrona del gatto, che teneva teneramente il defunto tra le su braccia come se non potesse separarsi neanche dal suo cadavere, di portare l’indennizzo ad una piastra se avesse voluto indossare il suo più bel costume, e posare perché Jadin facesse il suo ritratto. La negoziazione fu lunga; ci furono discussioni abbastanza animate tra moglie e marito; infine la donna si decise, rientrò in casa, e mezz’ora dopo usci con un costume risplendente d’oro e di ricami; era il suo abito da sposa. Da visitare a Maida la chiesa di Santa Maria Cattolica che fu vittima del terremoto, l’ultimo dei quali le costò il campanile. Solo agli inizi del 2000 è stata rinvenuta una pavimentazione fatta di pietra e mattoni. Il patrono è San Francesco da Paola al quale è stato dedicato un convento che si trova nei pressi dell’abitato.