Filadelfia
Filadelfia (VV)
Siamo di buon’ ora a Filadelfia, il tempo di un caffè al primo bar sul corso e subito al lavoro. Il tempo oggi è stato clemente, infatti ci ha regalato un sole primaverile che riflette l’ombra di due campanili sulla piazza principale. Proprio qui ci accorgiamo che la piazza è contornata sui lati da ben quattro chiese. Una dedicata a San Francesco di Paola in cui si trova una tela raffigurante il Santo della Calabria; quella della Madonna del Carmine che custodisce un pulpito in legno del 1897; una per Santa Barbara in cui ammirare un crocifisso ligneo del XVI sec. opera dell’artista locale Antonio Timpano; e una per San Teodoro Martire che, in origine, era un’abbazia basiliana. Mentre siamo lì la piazza prende vita: il fruttivendolo, il pescivendolo, i negozi che si accingono a servire i clienti. Facciamo un giro nelle chiese, ma sul nostro cammino incontriamo un signore che incuriosito dalla macchina fotografica ci chiede cosa stiamo facendo. Ci dice, allora, che fuori dal centro di Filadelfia c’è la zona archeologica di Castelmonardo, un piccolo borgo sconvolto dal terremoto del 1783. Mettiamo in moto ma l’avventura non è delle migliori, infatti solo dopo esserci persi tra le campagne adiacenti al borgo, ci imbattiamo in un contadino che con fare garbato, ci indica la strada e, se non fosse stato per quelle sue gambe che non lo reggono più, ci avrebbe fatto volentieri da cicerone. Lasciamo l’auto all’ingresso del Parco e proseguiamo su un’antica mulattiera che, abbastanza irta, ci condurrà nella zona di interesse. Lungo il percorso siamo colpiti dalle numerose grotte che anticamente erano state scavate nel tufo. Dai lavori archeologici effettuati è emersa la planimetria di una chiesa per Santa Barbara, il perimetro della Rocca fortificata e, più in basso, una fonderia metallurgica e una grandissima cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. Nell’auditorium di Filadelfia è stata allestita una mostra di resti rinvenuti qui durante gli scavi. La giornata è stata soddisfacente e volge al termine. Ritorniamo in centro dove ci aspettano le ultime foto. Tanti i posti da visionare: la fontana della Ficazzara, le fontane della Brisella con i suoi lavatoi, il calvario, la Crociella, il monumento ai caduti, i resti del Convento di Santa Maria della Croce. Sulla strada del ritorno siamo colpiti dallo splendido panorama che abbraccia tutto il Golfo di Santa Eufemia con, sullo sfondo, le Isole Eolie e il Golfo adiacente alla cittadina turistica di Tropea. Un buon motivo per fare la prossima tappa turistica nella città di Filadelfia.